A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
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Fra gli altri premi che vi segnaliamo ci sono quello alla bravissima Viola Davis come “miglior attrice non protagonista” per il film Barriere, quello come “miglior attore protagonista” a Casey Affleck per il film Manchester by the sea.
Grafica di Giovanni Trapani
A portarsi a casa l’Oscar come “miglior film” è stato Moonlight, la pellicola che racconta il percorso di crescita e di accettazione di un ragazzo afroamericano gay, diretto da Rarrell Alvin MacCraney.
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Una vittoria, però, segnata dall’imbarazzo. Infatti, nel dare l’annuncio, Warren Beatty, il famoso attore di, fra gli altri, Il paradiso può attendere, ha letto la busta in cui era indicata la vittoria di Emma Stone come “miglior attrice protagonista” per La La Land, il musical di Damien Chazelle, premiato anche come “miglior regia” e “miglior sceneggiatura originale”. Dopo un momento di imbarazzo, con il cast di La La Land sul palco, è stato spiegato l’errore e, consegnata la busta giusta, è stato annunciato il titolo del vero vincitore.
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Moonlinght, così, si è portato a casa due delle otto statuette a cui era candidato. Oltre a quella come “miglior film”, infatti, ha vinto quella per il “miglior attore non protagonista”, assegnato a Mahershala Ali.
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Fra gli altri premi che vi segnaliamo ci sono quello alla bravissima Viola Davis come “miglior attrice non protagonista” per il film Barriere, quello come “miglior attore protagonista” a Casey Affleck per il film Manchester by the sea.Niente da fare, invece, per il documentario italiano Fuocaammaredi Gianfranco Rosi, battuto da O.J. Made in America, di Ezra Edelman.
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